La Sicilia come un grande laboratorio di prevenzione. Così è stata immaginata l’Isola durante il seminario di oggi a Palermo collegato al progetto ministeriale del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie . Nel corso dell’evento, Promosso dall’assessorato regionale della Salute e organizzato dal Cefpas per i referenti dei programmi di promozione dei sani stili di vita, è stato utile ad approfondire i quattro pilastri del Programma “Guadagnare Salute” nell’ambito di laboratori sulla prevenzione del tabagismo e delle dipendenze da sostanza, obesità e promozione dell'allattamento e dei sani stili di vita alimentari e dell'attività fisica.
Il Progetto CCM del Ministero della Salute rappresenta un'opportunità per la Sicilia che insieme a Lazio, Toscana e Piemonte si affianca alla progettazione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione. Cristiano Piccinelli, in rappresentanza dell’AOU Città della Salute Piemonte, ha spiegato come il laboratorio di prevenzione piemontese, nato attraverso un finanziamento del CCM nel 2017, sia giunto in Sicilia per estendere una metodologia di lavoro già diffusa anche in Lazio ed in Toscana.
"Si tratta – chiarisce Piccinelli – di sviluppare un percorso, in un contesto di multidisciplinarietà, in grado di favorire la selezione di priorità di intervento da inserire nei piani di prevenzione regionale. L’aspetto più innovativo è la valutazione di impatto degli interventi in termini di DALy ( Disability-adjusted life year), in relazione alla ricaduta sulla collettività e sul ROI (return on investment) ".
Per Salvatore Scondotto, dirigente del Servizio 9 DASOE dell’Assessorato alla Salute e responsabile scientifico del seminario, occorre individuare le migliori pratiche per supportare le linee di intervento ai Piani di prevenzione regionale: “ Si tratta – dice – di applicare l'epidemiologia per costruire, in una prospettiva di lunga durata, progetti e azioni di prevenzione attraverso cui potremmo confrontarci con le migliori pratiche a livello nazionale".
Così come Daniela Segreto, dirigente del Servizio 5 DASOE, che illustrando il Piano di Prevenzione 2014-2019, ha ricordato l’approccio ‘one health’ specificando la necessità di promuovere sani stili di vita e alimentari per prevenire l’insorgenza di malattie.
La volontà del Ministero della Salute, così come specificato da Stefania Vasselli, “è mettere a sistema tutti i progetti CCM per agire su programmi e interventi che siano basati su prove di efficacia e impatto sugli esiti di salute e sul Sistema sanitario”.
Daniela Falconeri, rappresentante del CEFPAS, ha auspicato che “il nuovo percorso master per operatori della prevenzione e promozione della salute possa ispirarsi allo sviluppo delle competenze professionali".
Giovedì, 20 Giugno 2019