SETTIMANA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO: RIAPRE IL LACTARIUM. PROSEGUE CON SUCCESSO ANCHE L’ATTIVITA’ DELL’AMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE DEDICATO A TUTTE LE MAMME

Il Lactarium, uno degli ambulatori dedicati alle neomamme nell’Azienda  Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco” diretta da Gaetano Sirna, riapre dopo la chiusura forzata a causa della pandemia. La bella notizia è stata accolta con entusiasmo dalle donne che in  questi ultimi due anni avevano subito non pochi disagi, dovendo  trasportare il latte materno destinato ai propri bimbi ricoverati  nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, da casa all’ospedale, per  consegnarlo al personale sanitario con tutte le difficoltà legate a  orari e precauzioni.
Le mamme hanno così, nuovamente, la possibilità di appartarsi in tutta  tranquillità per estrarre dal seno e conservare il latte, utilizzando  i dispositivi messi a disposizione dall’azienda ospedaliero  universitaria, senza essere disturbate e nella totale privacy.Il Lactarium è aperto tutti i giorni, comprese le domeniche e i  festivi, dalle ore 11 alle ore 12. Dalle ore 13, a seconda delle  situazioni, le mamme hanno la possibilità di allattare direttamente il  proprio bimbo nella zona della Canguroterapia, all’interno dell’Utin. La riapertura del Lactarium ricade nell’ambito delle iniziative della  settimana per l’allattamento materno, celebrata ogni anno a livello  mondiale, dall’1 al 7 ottobre. Le donne sono state accolte dal  personale dell’Unità Operativa Complessa di Utin e Neonatologia  diretta da Vincenzo Di Benedetto, e dalle mamme-artigiane  dell’associazione “Mani di Mamma”, con a capo la referente Mariella  Fornello, che hanno donato manufatti di lana confezionati per i  piccoli degenti.
La settimana ha lo scopo di promuovere “il valore dell'allattamento al  seno, come azione di prevenzione semplice, economica ed efficace che  soddisfa per intero i bisogni nutrizionali del bambino nei primi sei  mesi, rinforza il legame affettivo tra madre e figlio, e in più ha  effetti benefici per la mamma, provati da evidenze scientifiche”. Prosegue a gonfie vele, intanto, l’attività dell’altro ambulatorio  dedicato a tutte le neomamme, non solo a quelle dei bimbi ricoverati,  sempre nell’edificio 3 del presidio “Rodolico” di via Santa Sofia.  Questa seconda struttura, nata in collaborazione con l’Unità Operativa  Complessa di Ostetricia e Ginecologia guidata da Antonio Cianci, è  gestita dalla neonatologa Maria Carmela Caracciolo e offre alle donne  una serie di servizi di assistenza multidisciplinare, in virtù della  presenza di tre differenti figure professionali: l’ostetrica, la  neonatologa e la psicologa.
Le prestazioni sono erogate dal personale guidato dall’ostetrica  Liboria Lalicata sin dalla fase preparto, allo scopo di accompagnare e  preparare le future madri all’evento; l’assistenza prosegue nel  periodo postnatale, durante l’allattamento e oltre, fino a tutto il  primo anno di vita del bimbo, anche con il sostegno delle psicologhe  coordinate da Lucia Arena.
 

L’allattamento al seno usato come nutrimento unico, l’allattamento al seno materno  costituisce la fondamentale fonte di nutrimento per i bambini nei  primi 6 mesi di vita. Nel 1989, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato la  raccomandazione che i bambini siano allattati esclusivamente al seno  per i primi sei mesi dopo la nascita, pubblicando un documento  conosciuto come Ten Steps to Successful Breastfeeding, i 10 passi  dell’OMS.
Gli steps divennero parte dell’iniziativa Baby-friendly Hospital nel  1991, aggiornata nel 2009. L'OMS afferma, inoltre, che l'allattamento  al seno dovrebbe continuare insieme all'introduzione di alimenti  complementari per almeno un anno o più, come desiderati reciprocamente da madre e bambino. Oltre all'Organizzazione Mondiale della Sanità, anche l'American  Academy of Paediatric e l'UNICEF raccomandano l'allattamento esclusivo  al seno.
I benefici dell'allattamento al seno per la madre e per il bambino  sono ben documentati e straordinariamente positivi. Le donne che non  allattano al seno corrono maggiori rischi di cancro al seno e alle  ovaie, malattie cardiovascolari, ipertensione e diabete di tipo 2. I neonati e i bambini sono a maggior rischio di malattie infettive  come gastroenterite, otite media, asma e sindrome della morte  improvvisa del lattante, oltre a presentare maggiori probabilità di  essere ricoverati in ospedale per bronchite, polmonite o altre  malattie respiratorie. Sembra esserci anche una ridotta incidenza di  leucemia infantile nei bambini che sono stati allattati al seno per  sei mesi o più e il rischio di obesità infantile è ridotto per  sei-nove mesi. Poiché sempre più donne scelgono di allattare al seno  per periodi prolungati, aumenta anche la probabilità che possano aver  bisogno di indicazioni e sostegno nel prevenire o correggere alcuni  dubbi che rendono il modo più naturale di allattare in qualcosa di  difficile e complicato.
 

Mercoledì, 5 Ottobre 2022