Giornata nazionale dei professionisti sanitari, socio sanitari, socio assistenziali e del volontariato

Il 20 febbraio 2021 si celebrerà la prima “Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato”. 

Questa ricorrenza è stata istituita quale momento per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus nell'anno 2020. 

Oltre ai doverosi ringraziamenti insiti nel significato più profondo di tale ricorrenza, questa data è una occasione importante per sensibilizzare la società e le istituzioni su chi sono e cosa fanno i professionisti coinvolti quotidianamente nei percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici e assistenziali di cui fruisce la nostra comunità.

Il Sistema socio-sanitario è animato da una pluralità di professioni che non può e non deve essere ridotta a rappresentazioni parziali. Le professioni sanitarie sono trenta.  

Psicologi,  Fisioterapisti, Medici chirurghi, Farmacisti, Odontoiatri, Tecnici sanitari di radiologia medica, Infermieri e Infermieri pediatrici, Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Ostetriche, Veterinari, Logopedisti, Tecnici audiometristi, Biologi, Fisici, Chimici, Tecnici audioprotesisti, Podologi, Igienisti Dentali, Dietisti, Assistenti Sanitari, Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Educatori professionali, Ortottisti e assistenti in oftalmologia, Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e della perfusione cardiovascolare, Tecnici della neurofisiopatologia, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Tecnici ortopedici, Terapisti occupazionali.  

La lotta in prima linea al SARS-CoV-2, insieme al ruolo portante di Medici e Infermieri, ha rappresentato e rappresenta il forte impatto delle prestazioni specialistiche erogate dalle 19 professioni sanitarie e i 200 mila professionisti della Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. 

 Non è possibile non riconoscere Il contributo professionale e umano offerto dalle Ostetriche, le quali si sono impegnate a garantire la continuità assistenziale prendendosi cura della donna, della coppia, del nascituro durante la gravidanza, il travaglio, il parto e il puerperio anche nel pieno dell’emergenza pandemica da SARS-CoV-2. 

Il rapporto con il territorio ha retto grazie all’azione fondamentale di Farmacisti, Veterinari, Psicologi, Biologi, Chimici e Fisici.  Allo stesso modo è doveroso evidenziare quanto hanno fatto le professioni socio assistenziali e tutto il mondo del volontariato, forza motrice del nostro paese. 

Un linguaggio o un messaggio mediatico poco inclusivo, può mettere in crisi chi ha perso una persona cara che ha contratto la Covid-19 nell’esercizio della propria attività professionale.  Sentirsi abbandonato o ignorato fa male a chi si trova ogni giorno a combattere al fronte sanitario perché l’azione di un sistema esclusivo o poco inclusivo genera sconforto, frustrazione, solitudine nel singolo. Non è un eccesso di protagonismo, ma una necessità: rappresentare parzialmente le professioni coinvolte nel mondo socio sanitario ha generato conseguenze fortemente negative anche in parlamento e nei rapporti con aziende e associazioni. 

Da qui un appello affinché si possa promuovere un vero e proprio cambiamento linguistico e culturale, atto a rappresentare con chiarezza chi sono i professionisti sanitari e a rafforzare la consapevolezza del cittadino nel riconoscere e identificare i professionisti cui affida ogni giorno il proprio bene più prezioso: la salute! 

Parliamo di professioni socio-sanitarie, includendo tutti e non lasciamo indietro nessuno. 

 

 

Giovedì, 18 Febbraio 2021