L'influenza è una malattia respiratoria provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). La circolazione dei virus influenzali è massima in Italia solitamente in inverno (21 dicembre - 21 Marzo)
L'influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera:
I sintomi dell’influenza includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta (> di 38°,5), tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini.
Le complicanze dell'influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari, renali e respiratorie croniche ), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).
Sono più frequenti nei soggetti anziani e con condizioni di rischio. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.
La febbre nella influenza propriamente detta dura circa 5 giorni, e scende lentamente. Finita la febbre non si è guariti, ma si passa ad uno stato di convalescenza che dura anche altri 5 giorni. È il periodo in cui si è più suscettibili alle complicanze infettive da batteri e che in genere si manifestano con una ripresa della febbre.
I vaccini antinfluenzali disponibili in Italia sono autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e/o dall’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA). Tuttavia, non tutti i vaccini autorizzati per l'uso sono necessariamente disponibili sul mercato. Sono le ditte produttrici dei vaccini che definiscono se mettere a disposizione uno o tutti i loro prodotti in un determinato mercato. Le Regioni decidono annualmente, attraverso delle gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che saranno utilizzati durante le campagne vaccinali.
La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente a tutti i familiari o conviventi dei bambini al di sotto dei 6 mesi e o delle donne in gravidanza. Questo per creare un ambiente sicuro alle gravidanze e ai neonati, infatti i bambini sotti i 6 mesi non possono essere sottoposti al vaccino antinfluenzale.
I vaccini autorizzati per l’uso nell’uomo sono prodotti biologici sicuri ed efficaci perché sono sottoposti ad una serie di controlli accurati che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione. I controlli effettuati prima dell’ immissione in commercio vengono attuati allo scopo di rispettare gli standard previsti dalle autorità internazionali (Organizzazione mondiale della sanità e, per quanto riguarda l’Unione europea, l’EMA) e nazionali. Uno studio condotto negli USA ha messo in evidenza che su 25 milioni di vaccinazioni ci sono state dieci reazioni avverse gravi, ma che per nessuna di queste è stato necessario il ricovero in Ospedale.
L'influenza e il COVID-19 sono entrambi malattie respiratorie contagiose, ma sono causate da diversi virus. L’influenza è causata da infezioni da virus influenzali che si modificano in piccola parte annualmente e nei confronti dei quali la popolazione generale ha sviluppato una parziale immunità. Il COVID-19 è causato dall'infezione da un nuovo coronavirus (chiamato SARS-CoV-2) si tratta di un virus totalmente nuovo e siamo pertanto tutti suscettibili di contrarre la malattia Poiché alcuni dei sintomi inziali dell'influenza e COVID-19 sono simili, può essere difficile all’esordio capire la differenza tra loro in base ai sintomi.
Per saperne di più su COVID-19, visita www.costruiresalute.it (COVID-19).
Sì. È possibile avere l'influenza, così come altre malattie respiratorie, e COVID-19 allo stesso tempo. Gli esperti di salute stanno ancora studiando quanto questo può essere comune. Alcuni dei sintomi dell'influenza e COVID-19 sono simili, rendendo difficile capire la differenza tra loro in base ai soli sintomi. I test diagnostici possono aiutare a determinare se si è malati di influenza o COVID-19.
Anche se l'influenza e il COVID-19 possono entrambi provocare gravi malattie, tra cui malattie con conseguente ricovero in ospedale o morte. In questo momento, sembra che COVID-19 sia più mortale dell'influenza stagionale; tuttavia, è troppo presto per trarre conclusioni dai dati attuali. Questo può cambiare man mano che impariamo di più sul numero di persone che sono infette che hanno malattie lievi.
La somministrazione di un vaccino antinfluenzale non proteggerà contro il COVID-19, tuttavia la vaccinazione antinfluenzale ha molti altri benefici importanti. I vaccini antinfluenzali hanno dimostrato di ridurre il rischio di malattie influenzali, ospedalizzazione e morte. Somministrare un vaccino antinfluenzale questo autunno sarà più importante che mai, non solo per ridurre il rischio di influenza, ma anche per aiutare a conservare le risorse sanitarie potenzialmente scarse.
Alcuni studi ancora in corso dimostrerebbero un supporto dal vaccino antinfluenzale alla protezione nei confronti del Covid-19.
No, i vaccini inattivati contengono il virus ucciso o parti di questo (antigeni di superficie emoaglutinina e neuroaminidasi, subunità virali) che non possono causare alcuna malattia. I vaccini a base di virus vivente (non usati in Italia) contengono l’elemento virale, ma questo è stato attenuato per cui non è in grado di causare la malattia. Raramente, la somministrazione del vaccino può causare una lieve e fugace (12-24 ore) sintomatologia caratterizzata da febbricola e dolori muscolari.
No, i dati attuali indicano che i vaccini antinfluenzali non inducono nei vaccinati alcuna malattia cronica né ne aggravano il decorso quando queste sono preesistenti alla vaccinazione.
No, la somministrazione del vaccino antinfluenzale in gravidanza si è dimostrata assolutamente sicura e, anzi, è necessario eseguirla perché lo stato di gravidanza rende la donna più esposta alle complicanze gravi dell’influenza e protegge inoltre il bambino attraverso l’immunità passiva
No, non ci sono prove né basi scientifiche per sostenere che la vaccinazione antinfluenzale possa aumentare il rischio di ammalarsi da un coronavirus, come quello che causa COVID-19.