5 Prevenzione secondaria

Tappa 4 - TerapiaTappa 6 - Riabilitazione La prevenzione secondaria, o diagnosi precoce, ha lo scopo di impedire che una patologia, ancora agli inizi o senza sintomi che la rendono evidente, possa diventare più grave.Nella prevenzione secondaria i controlli sono generalmente mirati alle persone a maggior rischio, come coloro che possono avere familiarità con patologie particolari o sono affetti da ipertensione, obesità e altre disfunzioni.Non è utile fare senza motivo un check-up (una batteria di analisi del sangue, ad esempio). Invece è importantissimo offrire la propria disponibilità a sottoporsi a controlli regolari, secondo quanto indicato dal proprio medico curante, e partecipare ai programmi di prevenzione proposti dalla propria Azienda sanitaria presso i centri screening.Nell’attività di prevenzione secondaria sono attivamente coinvolti medici e pediatri, centri screening e di diagnostica strumentale, laboratori, PTA e farmacie.
Si parla poi di prevenzione terziaria quando la malattia è già stata diagnosticata: in questo caso il coordinamento della gestione fra il proprio medico e gli specialisti, l’adesione alla terapia e i controlli regolari evitano che questa peggiori e possano insorgere complicanze.

I servizi attivi in questa tappa

Medico di Medicina Generale (MMG) - Pediatra di Libera Scelta (PLS)

Rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico o pediatra di famiglia, infatti, che ti visita per primo,perché ti seguanoe periodicamente e in tutte le tappe di ogni tuo percorso in sanità, ti suggerisce come guadagnare salute e, al bisogno, ti indirizza verso gli specialisti. Ogni MMG/PLS ha propri giorni e orari di ricevimento., ma aA volte, per garantire un maggior numero di ore di assistenza diurna si associano con altri colleghi, ai quali puoi rivolgerti in sua assenza. Informati Se il tuo MMG/PLS ha aderito al programma di disponibilità telefonica , in modo dapuoi contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento. Se non riesci a contattare il tuo medico di fiducia rivolgiti allora al PPI - Punto di Primo Intervento, più vicino o, di notte e nei festivi, alla Guardia Medica, della tua zona (di notte e nei festivi). Non si paga il ticket per la visita. Se hai dubbi o vuoi fare una segnalazione, rivolgiti all'URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), della tua ASP - Azienda sanitaria provinciale, che ha il compito di garantire il buon funzionamento della rete dei servizi dei medici e dei pediatri.

Il medico lo scegli tu

Non andare dal tuo medico o pediatra di famiglia solo per le ricette: ricorda che sei tu a sceglierli, recandoti alla tua ASP.
MMG: medico di medicina generale (per persone dai 7 anni in su)
PLS: pediatra di libera scelta (per minori di età fino ai 14 anni).

Cosa sono i codici di priorità?

Per aiutare a gestire le liste d’attesa il medico indica nella ricetta la priorità assegnata usando uno di questi quattro codici:
U = urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile;
B = breve, da eseguire entro 10 giorni;
D = differibile, da eseguire entro 30 giorni per le visite, entro 60 giorni per gli accertamenti specialistici;
P = programmabile, da eseguire entro 180 giorni.
Usa gli ambulatori del territorio. Gli ambulatori degli ospedali, infatti, sono destinati prioritariamente ai pazienti ricoverati.

Link utili

Medicina Generale
Tutto quello che c’è da sapere su una ricetta

Screening

Gli screening oncologici sono un particolare tipo di prevenzione, il cui scopo è quello di individuare alcuni tumori in fase pre-clinica, cioè prima che diano sintomi e che si trovino in fase avanzata. Gli screening di cui è stata riconosciuta la capacità preventiva sono:

  • tumore al seno: mammografia rivolta soprattutto alle donne fra i 50 e i 69 anni di età;
  • tumore all’utero: PAP test rivolti alle donne fra 25 e 64 anni di età;
  • tumore al colon: test del sangue occulto nelle feci, rivolto a uomini e donne fra 50 e 69 anni di età;

La positività al primo test non indica necessariamente che si è malati, ma che sono opportuni ulteriori approfondimenti diagnostici. Lo screening è infatti un percorso a tappe, non solamente un esame. I test di screening vanno ripetuti a intervalli regolari di 2 anni per quelli del seno e del colon e 3 anni per quello dell’utero, e non è necessario ripeterli più spesso. Le ASP attivano campagne di screening ed invitano la popolazione di età a rischio con una lettera personale a recarsi a fare i test, indicando data e luogo. Aderire agli inviti delle campagne di screening è importante.

Screening del tumore dell’utero

Il tumore del collo dell’utero può essere diagnosticato precocemente per mezzo del Pap-test, un esame semplice da eseguire, rapido, indolore, sicuro, che consiste in una delicata raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola e uno spazzolino durante una visita ginecologica; il materiale viene strisciato su un vetrino e successivamente analizzato al microscopio per individuare eventuali alterazioni. Tutte le donne dai 25 ai 64 anni vengono invitate ad effettuare l’esame ogni tre anni con una lettera spedita a domicilio dall’Azienda Sanitaria Provinciale, che indica il giorno e il luogo in cui recarsi per eseguire il Pap-test. Il risultato dell’esame, se negativo (cioè le cellule sono normali), viene comunicato, al massimo entro un mese, attraverso una lettera a domicilio, e la donna verrà richiamata dopo tre anni. Qualora, invece, l’esito dell’esame sia dubbio o evidenzi alterazioni cellulari, non necessariamente di origine tumorale, l’interessata viene contattata telefonicamente per concordare gli ulteriori accertamenti diagnostici da effettuare. Tutto il percorso è gratuito.

Screening del tumore della mammella

Il tumore della mammella è il più frequente nella popolazione femminile ed è asintomatico per un lungo periodo di tempo. La tempestività della diagnosi e della terapia rendono possibile la guarigione. Lo screening si fa tramite una mammografia, cioè un esame radiologico della mammella, che è il più efficace per diagnosticare precocemente i tumori al seno. Esso permette di individuare eventuali lesioni di piccole dimensioni ancor prima che le si possa sentire al tatto. La mammografia non è dolorosa. La quantità di raggi X utilizzati è molto bassa e i rischi sono trascurabili. Tutte le donne dai 50 ai 69 anni vengono invitate ad effettuare l’esame ogni due anni con una lettera spedita a domicilio dall’Azienda Sanitaria Provinciale che indica il giorno e il luogo in cui recarsi ad eseguire la mammografia. Se l’esito è negativo, se cioè la mammografia non evidenzia problemi, la risposta viene comunicata per lettera entro un mese dall’esame, e la donna verrà richiamata dopo due anni. Se la mammografia fornisce un esito positivo o dubbio, la donna viene contattata telefonicamente per eseguire gli accertamenti diagnostici necessari e per programmare le eventuali cure, sempre a titolo completamente gratuito. È comunque molto importante, per ogni donna, prestare attenzione ad eventuali cambiamenti del seno nell’intervallo di tempo tra due esami mammografici e riferirli tempestivamente al proprio medico di fiducia.

Screening del tumore del colon

Il tumore del colon-retto, che è l’ultima parte dell’intestino, è il secondo più frequente sia nella donna (dopo quello della mammella) che nell'uomo (dopo quello del polmone). Lo sviluppo di un tumore del colon-retto è quasi sempre preceduto dalla comparsa di lesioni benigne dell’intestino (polipi o adenomi). Molto spesso i polipi, ma anche gli stessi tumori del colon-retto, non danno alcun disturbo per anni. Uno dei primi segni della presenza di un polipo o di un tumore del colon-retto è il sanguinamento non visibile ad occhio nudo. Quindi per la diagnosi precoce si utilizza il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Tutte le persone dai 50 ai 69 anni vengono invitate ad effettuare l’esame ogni due anni con una lettera spedita a domicilio dall’Azienda Sanitaria Provinciale che indica il luogo in cui recarsi per ritirare il kit per il test ed il Centro di raccolta a cui consegnare il campione. Il test si esegue a casa propria. Non è richiesta una dieta parti¬colare. Occorre prelevare un piccolo cam¬pione di feci con un apposito ba¬stoncino e inserirlo in una provetta da conservare in frigorifero fino alla consegna. La consegna va eseguita al più presto al Centro di raccolta indicato nella lettera di invito. Se l’esito è negativo, cioè non si trova sangue, la risposta viene comunicata per lettera entro un mese dall’esame, e la persona verrà richiamata dopo due anni. Se il test risulta positivo, la persona viene contattata telefonicamente per eseguire una colonscopia - un esame che permette di visualizzare le pareti di tutto il colon e, contestualmente, in caso di necessità, di asportare polipi o piccoli lembi di mucosa a scopo diagnostico - e successivamente sottoporsi alle eventuali cure, sempre a titolo completamente gratuito. La grande maggioranza delle persone che eseguono il test ha un esito negativo, vale a dire una rassicurazione sul proprio stato di salute; circa il 5% ha invece un risultato positivo, cioè il test registra la presenza di sangue occulto nelle feci che però nel 60-70% dei casi non significa presenza di polipo o di lesione tumorale. Il sanguinamento può infatti essere dovuto anche ad altre cause, come la presenza di ragadi, emorroidi o diverticoli. È bene ricordare che, indipendentemente dall’esecuzione del test, in caso di disturbi intestinali significativi o di perdite di sangue evidenti con le feci, è opportuno rivolgersi subito al proprio medico di famiglia.

Ambulatori

Ambulatori Per la diagnosi e la cura di alcune patologie, il medico curante o il pediatra possono avere la necessità di chiedere una consulenza specialistica, rivolgendosi alle strutture territoriali (poliambulatori e PTA) o alle strutture ospedaliere pubbliche o private, cui è necessario presentarsi con la prescrizione medica (cosiddetta “impegnativa”). Con l’impegnativa fatta dal proprio medico di fiducia ci si può rivolgere anche presso gli ambulatori di specialisti privati ma convenzionati con il Sistema Sanitario Regionale. Alcune prestazioni specialistiche prevedono un “accesso diretto”, ma sempre con la prenotazione, alle strutture sanitarie, anche in assenza di impegnativa da parte del medico curante o pediatra (odontoiatria, ostetricia, ginecologia e psichiatria).

Cosa sono i codici di priorità?

Per aiutare a gestire le liste d’attesa il medico indica nella ricetta la priorità assegnata usando uno di questi quattro codici:

  • U: urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile;
  • B: breve, da eseguire entro 10 giorni;
  • D: differibile, da eseguire entro 30 giorni per le visite, entro 60 giorni per gli accertamenti specialistici;
  • P: programmabile, da eseguire entro 180 giorni. Usa gli ambulatori del territorio.

Gli ambulatori degli ospedali, infatti, sono destinati prioritariamente ai pazienti ricoverati.

Link utili

Tutto quello che c'è da sapere su una ricetta

Laboratori

I Laboratori si trovano in strutture pubbliche (PTA, Ospedali) o private. L’attività dei laboratori è finalizzata alla diagnosi ed ai controlli preventivi. Ogni esame deve essere prescritto dal medico curante o dal pediatra ed è sottoposto a ticket. Il cittadino può usufruire di una rete di punti di accesso - dove fare i prelievi e ritirare i risultati - molto ampia, anche se spesso l’esame vero e proprio viene effettuato in un più piccolo numero di strutture centralizzate molto grandi e di alta qualità.

Diagnostica Strumentale

La “diagnostica strumentale", sia di laboratorio che per immagini, serve ad offrire informazioni utili ed essenziali alla diagnosi e viene effettuata con specifiche apparecchiature. Le Alte Tecnologie sono utilizzate soprattutto nella diagnostica per immagini; possono essere impiegate a scopo di diagnosi ma anche di prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia. Ogni prestazione di diagnostica strumentale deve essere effettuata su indicazione, prescrizione e controllo del medico.

Cos'è la valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA)

L’HTA rappresenta un metodo di analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali dell’introduzione e utilizzo delle tecnologie (apparecchiature biomedicali, dispositivi medici, farmaci, procedure cliniche), ma anche di nuovi modelli organizzativi, di programmi di prevenzione e promozione della salute, etc... La valutazione:

  • coinvolge tutte le parti interessate all'assistenza sanitaria;
  • riguarda tutti gli elementi che concorrono all'assistenza sanitaria;
  • riguarda tutti i livelli gestionali dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte;
  • è un’attività continua, condotta prima dell’introduzione delle tecnologie sanitarie e durante il loro intero ciclo di vita;
  • è una necessità e un’opportunità per la governance integrata dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte;
  • è un processo multidisciplinare, che si svolge in modo coerente con gli altri processi assistenziali e tecnico-amministrativi dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte.

PTA - Presidio Territoriale di Assistenza

Nel PTA – Presidio Territoriale di Assistenza il cittadino può ricevere tutte le cure che non hanno bisogno di un ricovero in ospedale.
I PTA sono diffusi su tutto il territorio regionale e sono caratterizzati dalla presenza di:

  • PUA - Punti Unici di Accesso per il cittadino, dove vengono accolte e indirizzate le richieste, con particolare attenzione ai pazienti più fragili affetti da patologie croniche o che necessitano di assistenza domiciliare;
  • PPI - Punti di Primo Intervento, dove trovare risposta alle “piccole urgenze” nelle ore diurne senza dover ricorrere al Pronto soccorso;
  • Poliambulatori specialistici e ambulatori di gestione integrata, dove operano insieme il Medico di medicina generale e lo specialista;
  • Ambulatori infermieristici, che garantiscono attività come le medicazioni complesse o le terapie endovenose; svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dei pazienti cronici (educazione, organizzazione dei percorsi di cura, etc)
  • Servizi diagnostici, per effettuare esami radiologici o prelievi per esami del sangue.
  • CUP - Centro Unico di Prenotazione, che in alcune aziende permette di prenotare su tutti i servizi provinciali;
  • Servizi vari, come il pagamento dei ticket, la scelta o revoca del medico, l’esenzione per patologie, etc…

In alcune regioni i PTA sono chiamati “Case della Salute”, proprio perché riuniscono tutti questi servizi.

 

Farmaceutica

Le farmacie si distinguono in pubbliche e private. Le prime sono gestite dalle Aziende sanitarie o dai Comuni; le seconde, invece, da un farmacista titolare e operano in convenzione con il SSN (Sistema Sanitario Nazionale).
Le farmacie pubbliche possono trovarsi all’interno degli ospedali (farmacie ospedaliere) o sul territorio, suddivise per distretti (farmacie territoriali).
Le farmacie ospedaliere distribuiscono e preparano i farmaci per i pazienti ricoverati e per quelli in dimissione (I ciclo di terapia e distribuzione diretta).
Le farmacie territoriali erogano ai pazienti i farmaci di prescrizione specialistica su piano terapeutico per distretto di residenza.
Le farmacie private (convenzionate) assicurano un’adeguata e capillare distribuzione dei farmaci ai cittadini. Collaborano inoltre alle campagne di screening come quella del tumore al colon.
Qui è possibile, infatti, dopo aver ricevuto l’invito dalla propria ASP, ritirare e riconsegnare il test per la refertazione.
L’uso corretto dei medicinali e dei dispositivi medici è indispensabile per la sicurezza del paziente e perché le risorse economiche disponibili riescano a garantire a tutti l’accesso ai farmaci.
Sono numerose le iniziative rivolte ai cittadini e agli operatori sanitari per favorire la appropriata prescrizione dei farmaci, il corretto utilizzo dei farmaci, la farmacovigilanza e la vaccinovigilanza (raccolta delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci e vaccini).
Un rigoroso sistema di monitoraggio dei consumi rileva eventuali inappropriatezze prescrittive, cioè di tutti i casi in cui risulta anomala la quantità o la qualità di un farmaco rispetto alla malattia e al numero di pazienti a cui viene prescritto.

Il sangue è un farmaco: donalo anche tu!

Il sangue e le sue componenti (globuli rossi, piastrine e plasma) sono una risorsa preziosa e insostituibile: senza il sangue non è possibile fare gli interventi chirurgici né assistere persone con specifiche patologie.
Negli ultimi anni, il fabbisogno di sangue è considerevolmente aumentato in relazione all’incremento degli interventi e delle terapie per patologie ritenute, fino a poco tempo fa, incurabili. In Sicilia, in particolare, la donazione di sangue è importante per la presenza di numerosi pazienti affetti da Anemia mediterranea (Talassemia), che hanno bisogno di peridoche trasfusioni. C’è dunque necessità di avere più sangue a disposizione, incrementando il numero di donatori volontari.
Per donare il sangue cerca i Centri Trasfusionali.

Farmaci generici

Detti anche farmaci equivalenti, sono identici a quelli commerciali, perché utilizzano lo stesso principio attivo, ma hanno costi decisamente inferiori. Il loro uso garantisce la stessa efficacia e sicurezza del farmaco commerciale e aiuta il sistema sanitario a ridurre i costi della spesa farmaceutica e perché è frutto di un acquisto consapevole e attivo, non passivo. Risparmiare risorse sulla spesa farmaceutica signifca, poi, destinare queste risorse per l’introduzione di farmaci innovativi destinati a garantire cure più efficaci. Per maggiori informazioni, rivolgiti al medico curante o al farmacista di fiducia oppure consulta le “liste di trasparenza” che riportano l’elenco dei principi attivi presenti nei farmaci generici, sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

Farmaci innovativi

Sono innovativi quei farmaci, che offrono benefici maggiori, attraverso nuovi meccanismi d’azione, rispetto alle opzioni precedentemente disponibili.
Spesso, i farmaci innovativi sono destinati al trattamento di malattie rare, patologie neoplastiche e cronico-degenerative e vengono autorizzati con procedure accelerate, perché generalmente non esistono alternative terapeutiche. Motivo per cui devono essere utilizzati secondo rigorosi principi di appropriatezza e sicurezza.

FarmaDono

E’ il progetto promosso dall'Assessorato Regionale della Salute per il recupero dei farmaci in possesso degli ospiti di RSA o in Assistenza domiciliare o dei cittadini, che, per diversi motivi, non hanno più l'esigenza di assumerli. Il recupero dei farmaci consente di ridurre il costo della spesa farmaceutica e contribuisce a migliorare l'impatto sull'ambiente, riducendo lo smaltimento di farmaci e delle sostanze chimiche, che li compongono.
E’ possibile effettuare la donazione presso la propria Azienda sanitaria o le sedi delle associazioni onlus convenzionate con le Aziende sanitarie.

Link utili

Tessera Sanitaria
Agenzia Italiana del Farmaco
Centri Fermadono
Prevenzione incompatibilità AB0

RSA - Residenze Sanitarie Assistenziali - Strutture residenziali

Le residenze sanitarie assistenziali sono strutture residenziali che forniscono ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale a pazienti non autosufficienti in condizioni di instabilità clinica, affette da più di una patologia. Questo tipo di strutture serve per le persone che hanno superato la fase acuta della malattia e dunque non hanno più bisogno di un ricovero in strutture ospedaliere o di riabilitazione, ma hanno bisogno di un'assistenza sanitaria di buon livello ed un'assistenza tutelare (socio-sanitaria) ma non sono ancora assistibili a domicilio.

PUA - Punti Unici di Accesso - Servizi sociosanitari

I PUA - Punti Unici di Accesso sono sportelli informativi che indirizzare i cittadini ai servizi Sanitari e sociosanitari. Si trovano in ogni PTA – Presidio Territoriale di Assistenza. I servizi sociosanitari forniscono prestazioni sanitarie in diverse aree:

  • materno-infantile;
  • anziani;
  • handicap;
  • patologie psichiatriche;
  • dipendenze da sostanze d’abuso e non (alcool, videogiochi, etc.);
  • patologie per infezioni da HIV;
  • patologie terminali, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative.

Per questo tipo di prestazioni collaborano diversi profili professionali con competenze sanitarie e sociali che interagiscono anche con i servizi sociali dei Comuni.

Servizi dell’Area Materno-infantile

Sono costituiti dai Consultori, orientati alla prevenzione e alla tutela della salute e della qualità della vita delle donne, dei giovani, delle coppie, delle famiglie, con particolare attenzione alla salute sessuale e riproduttiva, alla procreazione responsabile e alla gravidanza. Per questo motivo nei consultori sono presenti ginecologi, ostetriche, psicologi e assistenti sociali. Ai consultori possono accedere tutti i cittadini, anche stranieri, muniti di tessera sanitaria o di codice STP o ENI, senza bisogno di prescrizione medica. Le prestazioni sono gratuite.

Servizi dell’Area Anziani

Sono rappresentati dalla rete delle strutture residenziali (RSA) e dalle prestazioni erogate attraverso l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).

Servizi dell’Area Handicap

Assicurano interventi di riabilitazione in favore di soggetti con disabilità complesse di natura psico-fisico-sensoriale. Consulta il prontuario dei Centri di riabilitazione.

Servizi per le Patologie psichiatriche

Sono organizzati dal Dipartimento di Salute Mentale delle singole Aziende sanitarie, che assicura tutti gli interventi necessari di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale ed è articolato in diversi moduli dipartimentali:

  • Centro di Salute Mentale (CSM): sede organizzativa dell'èquipe degli operatori e punto di coordinamento dell'attività dell'assistenza psichiatrica sul territorio;
  • Ambulatori distrettuali - Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (S.P.D.C.);
  • Centro Diurno (CD);
  • Comunità Terapeutica Assistita (C.T.A.).

Ai servizi possono accedere tutti i cittadini, anche stranieri, muniti di tessera sanitaria o di codice STP o ENI, senza bisogno di prescrizione medica. Le prestazioni sono gratuite. Consulta il Prontuario regionale Salute mentale.

Servizi per le Tossicodipendenze SER.T.

Sono rivolti alla prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento lavorativo degli individui affetti da dipendenze patologiche quali droghe, alcool, fumo, gioco d’azzardo, etc.. Il servizio di assistenza è rivolto anche ai familiari. Al servizio possono accedere tutti i cittadini, anche stranieri, muniti di tessera sanitaria o di codice STP o ENI, senza bisogno di prescrizione medica. Le prestazioni sono gratuite.

Servizi per infezioni da Aids

Sono costituiti dalle case-famiglia, in cui sono ospitati individui colpiti da infezione da HIV/AIDS. La struttura è per il sostegno, l’integrazione e il trattamento socio-sanitario e riabilitativo: ospita soprattutto coloro che presentano particolari fragilità socio-economiche e mancanza o indisponibilità della famiglia d’origine.

Servizi per le Patologie terminali

Sono costituiti dagli Hospice e dai servizi di Cure Palliative, che forniscono risposte assistenziali secondo le necessità, in forma residenziale e domiciliaria.

Link utili

Prontuario regionale dei Centri di riabilitazione
Prontuario regionale salute mentale
Tutela Minori
Consultori Familiari